|
Sacro Speco - Croce |
La Via del Tau parte dal
Sacro Speco per sentieri che conducono al paese di Vasciano, sempre mantenendo una vista spettacolare sulla piana di Terni e sul fiume Nera.
|
San Francesco a Stroncone |
Superato il villaggio di Aguzzo e la case di Coppe, si giunge al convento di
San Francesco d’Assisi a Stroncone. Il convento fu fondato dallo stesso poverello nel 1213 e divenne nel XVII secolo un importante centro di studi teologici con annessa un’antica biblioteca.
|
Stroncone |
All’esterno si possono ammirare due cappelle: quella di Santo Antonio, la più a sinistra, ospita un bellissimo affresco di Tiberio d’Assisi raffigurante la Madonna in trono col bambino.
Nella chiesa è conservata anche la tavola su cui è giaciuto il corpo del beato Antonio.
Stroncone era un altro dei borghi più belli d’Italia, poi dismesso. Una leggenda vuole che il paese sia sorto sulle rovine romane dell’antica Trebula Suffena. L’insediamento originale del paese era concentrato nel punto più alto dello sperone di roccia sul quale si erige.
Oggi Stroncone ha tipici elementi del borgo medievale: stradine strette e tortuose, chiese con pareti a ridosso delle abitazioni, portali in pietra e un pozzo all’interno delle mura.
Si prosegue poi in salita per la chiesa di Santa Maria del Colle e, attraversando il Rio Fossato, si giunge attraverso le Voltelle e le Canepine ai
Prati di Stroncone. Qui siamo sullo spartiacque fra la Val Nerina e la piana di Rieti ad oltre mille metri di altitudine.
|
Prati |
|
Santuario di Greccio - Chiesa |
Nell’altopiano di Prati vi sono immensi pianori prativi ombreggiati da noci giganteschi. Si prosegue in piano verso i Piani di Ruscio che sfociano a Colle Noce sulla valle reatina. La vista sorprendente va dal Monte Terminillo a Rieti, dai laghi di Ripa Sottile a quello Lungo. Si domina da vicino il borgo di Greccio, ma non si vede il suo santuario, nascosto da una fitta lecceta.
Scendendo per una strada di ghiaia si arriva dopo mezz’ora al
Santuario francescano di Greccio dove il poverello fondò tutti i presepi del mondo.
Arroccato su un costone boscoso come un nido d’aquila si erge maestoso uno dei monumenti più importanti della storia del francescanesimo. E’ il luogo dove Francesco, la notte di Natale del 1223, rappresentò con personaggi viventi la natività. E’ un complesso di costruzioni il cui nucleo primitivo risale agli anni in cui il santo vi trascorse dei periodi. La grotta in cui fu realizzato l’evento fu trasformata nella chiesina di Santa Lucia: sul masso che servì da mangiatoia vi e’ ora un piccolo altare. Dal santuario, la Via del Tau prosegue per Fonte Lupetta, e la 24/esima tappa del Girotondo termina al paese medioevale di
Greccio, fatto di recente uno dei borghi più belli d'Italia.
|
Santuario di Greccio |